Ecopsicologia
COORDINATRICE AREA: Dott.ssa Emanuela D’Agostino
REFERENTE PSICOLOGI IN CAMPO: Dott.ssa Carmela Di Carlo.
La consapevolezza di quanto sia importante il contatto con la natura per l’equilibrio psichico e spirituale dell’individuo è antica quanto il mondo, ma nell’ambito scientifico contemporaneo è solo dagli anni ’90 che acquisisce un nome e una direzione ben definita. Il termine “Ecopsicologia” nasce nel 1989 a Berkeley, California, per rispondere all’emergente malessere esistenziale e sociale indotto dalla perdita di connessione con le nostre radici terrestri.
L’Ecopsicologia è un modo di guardare essere umano e mondo naturale non più come se fossero due cose separate tra loro, ma riconoscendo le interconnessioni che ci legano.
In quest’area specifica ci occuperemo di tutto ciò che concerne il campo psichico, animico e sensoriale in relazione al mondo naturale: dal momento della prescrizione alla supervisione sul campo, passando per il monitoraggio del benessere dei partecipanti, anche col supporto di test, questionari e condivisioni e per la rielaborazione a scopo di ricerca. Inoltre, rientrano in questo campo pratiche di Mindfulness, Ecologia Profonda e Potere Personale.
Sanitari o privati
I sanitari che vogliono intraprendere questo percorso, devono credere nei poteri terapeutici della natura ed essere disposti a veicolare la pratica all’interno della loro professione.
Psicologi in campo
fanno parte dell’equipe di lavoro sul campo e conducono le attività in sinergia con gli operatori, come guide, Ecotuner, facilitatori, i medici ed altri operatori del benessere. Sono coloro che garantiscono un supporto psicologico in natura e la valenza terapeutica delle pratiche introdotte.
Inoltre possono:
- Scrivere e pubblicare articoli e report riguardo le attività a cui partecipano.
- Fare da referenti di progetto coi loro colleghi sanitari, che si interfacceranno con loro in qualità di psicologi per questioni relative al progetto.
Gli psicologi o psicoterapeuti che vogliono intraprendere questo percorso, devono: credere nei poteri terapeutici della natura, sentirsi a proprio agio in un ambiente naturale, avere spirito di osservazione, saper intervenire in caso di emergenza, essere in grado di condurre o supportare momenti di condivisione di gruppo, essere in grado di condurre pratiche di centratura, essere portati per il lavoro di equipe.
Inoltre sarebbe opportuno che avessero propensione per la ricerca e per le public relations.